Il vino secondo Giuseppe Verdi

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Ber del vino dolce

e sbottonarsi al sole,

Dolce cosa!

Il buon vino sperde le tetre fole

Dello sconforto, accende

l’occhio e il pensier, dal labbro

Sale al cervel e quivi

risveglia il picciol fabbro

Dei trilli; un negro grillo

che vibra entro l’uom brillo

Trilla ogni fibra in cor,

l’allegro etere al trillo

(…) E il trillo invade il mondo!…

“Falstaff”, Atto III.