Ber del vino dolce
e sbottonarsi al sole,
Dolce cosa!
Il buon vino sperde le tetre fole
Dello sconforto, accende
l’occhio e il pensier, dal labbro
Sale al cervel e quivi
risveglia il picciol fabbro
Dei trilli; un negro grillo
che vibra entro l’uom brillo
Trilla ogni fibra in cor,
l’allegro etere al trillo
(…) E il trillo invade il mondo!…
“Falstaff”, Atto III.