Corzara rossa

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L’unica testimonianza reperita della presenza dell’uva corzara rossa, nei Ducati, è reperibile nel manoscritto n. 138, conservato presso l’Archivio di Stato di Parma[1], risalente ad un periodo compreso fra la fine del XVIII e l’inizio dell’XIX secolo, redatto anonimamente, forse da due persone incolte, ma esperte del settore agricolo[2].

L’uva corzara rossa è citata nel capitolo: Trattato delle viti, all’interno del suddetto manoscritto, intitolato Trattato d’Agricoltura[3], nel foglio 692.

Note

  1.  Archivio di Stato di Parma, Raccolta Manoscritti ms.138, f 692; Il manoscritto è riportato anche in: Spaggiari Pier Luigi, Insegnamenti di agricoltura parmigiana del XVIII secolo, Parma, Artegrafica Silva, 1964; Medioli Masotti Paola, Lessico di un trattato parmigiano di agricoltura (fine XVIII inizio XIX sec.) in: “Archivio Storico per le province parmensi”, quarta serie, volume XXXI, 1979, Deputazione di Storia Patria per le province parmensi, Parma, 1980; Giorgini Paolo, Le varietà di uva presenti bei Ducati di Parma Piacenza e Guastalla dal 1771 al 1859, ricerca inedita, 2021, p. n. i.
  2.  Medioli Masotti, Paola, Lessico,,, cit. p.351.
  3.  Archivio di Stato di Parma, Raccolta… cit. f. 692.