Descrizione
Cavatappi di tipo a leva con ricciolo in acciaio. Una volta inserito nel tappo, premendo l’apposita leva laterale, che si sarà innalzata, si procede all’estrazione con sforzo minimo.
Scheda pratica
Ambito:
Fabbricazione italiana ed europea
Data:
Sec. XX
Dimensioni:
Lungh. cm 17
Materiale:
Quando la forza, anziché essere fornita da un avvitamento, viene espressa attraverso una pressione o una trazione, possiamo parlare di cavatappi “a leva”. Il modello più remoto, detto anche “da cameriere” in quanto ripiegabile in tasca e utilizzato dal personale di servizio nei ristoranti, permetteva difare forza sul collo della bottiglia attraverso una gambetta” esterna e venne arricchito, nel Novecento, da un apribottiglie per tappi a corona. La diffusissima forma “con cremagliera” applicata al cavatappi a campana, fu introdotta dai produttori italiani al “tire-bouchon” francese già alla fine del Settecento e venne sviluppata nella prima metà dell’Ottocento con l’introduzione della doppia leva laterale da parte degli inglesi. Tra questa tipologia va ricordato “Big” brevettato da Tullio Campagnolo, noto per i cambi da biciclette, nel 1966 e dotato di campana telescopica autocentrante. Si hanno però anche varianti con leve composte “a fisarmonica” o “a concertina”, con minimo sforzo di estrazione, che hanno nel brevetto inglese di Arthur Marshall Wier del 1884 il capostipite e nel modello “Zig Zag”, depositato da Jules Bart di Nancy nel 1919, il più noto esponente.
Numero:
160
Provenienza:
Comodato d'uso gratuito Zanichelli Lorenzo, 2013