Descrizione
Attrezzo in metallo con manico in legno e testina sostituibile, utilizzata a partire dagli inizi del Novecento per la formatura manuale del collo delle bottiglie da vino in vetro soffiato. L’attrezzo, a molla, è dotato di due ganasce semicilindriche e di uno spinotto cilindrico centrale. Stringendo la maniglia in metallo si stringe il collo incandescente della bottiglia ed esercitando una rotazione a 360° dell’attrezzo, si forma il colletto della bottiglia, trattenuta da altro apposito strumento (Roggia, n, 276). Si tratta dell’evoluzione della pinza n. 275.