Uva d’ora

Home/Uva d’ora

Malaspina[1] nel 1859, citava “[l’]uva d’ora. Belletto bianco. Frutto del vitigno raro tra noi, detto dal Gallesio Vitis vinifera niceaensis“[2]. Rovasenda[3] riguardo al Belletto bianco così si esprimeva: “Rossana. G. [G, significa tratto da cataloghi dei vivaisti] Nizza o Belletto bianco, differente dalla Roussanne dell’Hermitage. Questo nome è italianizzato. I nizzardi dicono Roussan, quest’uva non è altro che l’Ugni blanc coi suoi acini abbrustoliti dal sole“[4].

Note

  1. Malaspina Carlo, Vocabolario Parmigiano – Italiano, vol. IV, Parma, Tipografia Carmignani, 1859.
  2. Id. p. 356.
  3. Rovasenda Giuseppe, Saggio di una ampelografia universale, Torino, Tipografia Subalpina di Stefano Marino, 1877.
  4. Id. p. 160.