Tairolla

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L’unico dipartimento (su 24), della rilevazione del 1771 del Du Tillot, che presenta l’uva tairolla è “Colorno, Torrile, Coltaro, Copermio, Sacca, Sanguigna, Mezzano Rondani (13)”[1].

Fra le varietà di uva maggiormente diffuse nei territori del dipartimento considerato, è la tairolla, la quale è caratterizzata da “grano lungo alquanto raro il graspo“[2].

Insieme alla fortana, la tairolla è la più tarda a maturare.

Note

  1. Archivio di Stato di Parma, Archivio del Ministro Du Tillot a 41-50 b. a 42, Bargelli Claudio, La città dei Lumi, Parma, MUP, 2020, p.174 e p. 178; Bargelli Claudio, Teatro d’Agricoltura. Le campagne parmensi nelle inchieste agrarie del secolo dei Lumi, in: “Rivista di Storia dell’Agricoltura” a. LJ, n.2, dicembre 2011, pp. 101-130.
  2. Archivio di Stato di Parma, Archivio… cit.