Nell’affresco di Benedetto Bembo (1423 ca.-1489), che rappresenta i castelli della famiglia Rossi, nella “Camera d’Oro” del castello di Torrechiara, quello di Segalara è circondato da appezzamenti di terreno accuratamente delimitati da vigne e alberi.
Non meno suggestiva è, in un’altra stanza, la raffigurazione dal basso verso l’alto di un pergolato (dal quale la sala prende appunto il nome) con diversi volatili, tra i quali due colombe – simbolo del “nido” dolcemente posate in mezzo a tralci, foglie e grappoli d’uva, opera del pittore di origini cremonesi Cesare Baglione (1550-1615).
A Parma, un pergolato di vite cin grappoli maturi, di autore vicino alla scuola del Baglione, impreziosisce l’elegante volta ad ombrello del cinquecentesco “Palazzetto Eucherio Sanvitale” che sorge all’interno del Parco Ducale. Tutte queste attestazioni confermano l’importanza della vite e del vino nella cultura parmense del XV secolo.