Morillon hatif

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Nel catalogo Maserati di Piacenza del 1838[1], era presente l’uva da tavola morillon hatif.

Molon[2] scriveva che la varietà morillon hatif corrispondeva all’uva Maddalena nera[3].

Cosimo Villifranchi[4] nel 1773 così descriveva l’uva in questione: “37. Morillon Hatif, altrimenti detta Raisin precoce, Juillet, Junin, Vigne hative, Raisin de la Magdalene, perché è primaticcia, maturando in luglio, intorno al giorno di Santa Maria Maddalena. – È uva nera di buccia dura, ed à molto perseguitata dai moscerini. Non ha altro merito, che di maturare assai presto, e non riesce fuorché in qualche orto, o giardino bene esposto a mezzogiorno, e difeso dai venti. Alcuni la vogliono Vitis praecox columellae dei Botanici, la quale corrisponde alla nostra detta Lugliola (…) ma la Lugliola nostra è di buccia bianca; e non conosciamo Lugliola nera (…)”[5].

Note

  1.  Stabilimento Orticolo di Pietro Maserati a Piacenza, Suplimento, Piacenza, Antonio Del Majno, 1838.
  2.  Molon G., Ampelografia, II volume, Milano, Hoepli, 1906.
  3.  Id. 794.
  4.  Villifranchi Cosimo, Oenologia Toscana, volume primo, Firenze, Gaetano Cambiagi Stamp. Granducale, 1773, in: Dizionario delle Scienze naturali, volume XXII, Firenze, V. Batelli e Comp., 1851.
  5.  Id. p. 261.