Moradella

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La rilevazione Du Tillot del 1771[1] evidenziò la presenza in un unico dipartimento, su 24, nei quali era stato suddiviso il Ducato, ove era presente l’uva rossa moradella.                                            

La zona nella quale fu censita la moradella era: “Territorio piacentino non specificato (22)”[2]. “Moradella ha li grani neri rotondi e di mediocre grossezza, li grappoli ordinari e serrati, matura assai tardi ed è uva aggradevole“[3].

Nel 1791 Lodovico Mitterpacher nel suo Elementi di Agricoltura[4], riportava la descrizione delle viti della provincia di Milano (contenuti ripresi nel 1825 integralmente da Acerbi[5]), fra le quali, l’uva rossa moradella: “Vite Moradella, che rende famosa la collina di S. Colombano, fa uva nera, di sapor dolce, e preziosissima non meno per mangiare, che per far vino, e si stagiona durante l’inverno“[6].

Nel 1819, nell’elencare le varietà di uva coltivate nei territori della Lombardia austriaca, Adamo Fabroni [7] citò la: “Moradella. Uva nera, dolce, ottima a mangiare e far vino“[8].

Rovasenda [9], sottolineava che l’uva moradella era coltivata a Voghera, Pavia ed in provincia d’Alessandria, anche se il nome moradella era dato a svariate uve diverse fra loro[10].

Viala, riguardo alla Moradella, riportava quanto segue: “Moradella. Cepage peu important, a raisins rouges de la région de Pavie ( Italie ) cultivé pour la cuve, feuille assez grande. trilobée, duveteuse en dessous; grappe conique, allongée; grains sphèriques, maturité tardive, peu alcolique“[11].

Successivamente Viala affermava che la moradella era una vite diffusa nella Lombardia; inoltre riportava i nomi di alcune varietà di moradella: “Moradella: a due grappoli, a nodo corto, a occhio bianco, a raspo rosso, a raspo verde, del Monfià, grossa, piccola. Moradello, Moradellone“[12].

Note

  1.  Archivio di Stato di Parma, Archivio del Ministro Du Tillot a 41-50 b. a 42.
  2.  Archivio di Stato di Parma, Archivio..cit.; Bargelli Claudio, La Città dei Lumi, Parma, MUP, 2020, p.176 e 180; Bargelli Claudio, “Teatro d’Agricoltura” Le campagne parmensi nelle inchieste agrarie del secolo dei Lumi, in: “Rivista di Storia dell’Agricoltura” a. LJ, n.2, dicembre 2011 pp. 101-130.
  3.  Archivio di Stato di Parma, Archivio del Ministro … cit.: Giorgini Paolo, Le varietà di uva presenti nei Ducati di Parma Piacenza e Guastalla dal 1771 al 1859, ricerca inedita, 2021, p. n. i.
  4.  Mitterpacher Lodovico, Elementi d’agricoltura, tomo II, Milano, Giuseppe Galeazzi R. Stampatore, 1791.
  5.  Acerbi Giuseppe, Delle viti italiane, Milano, Giovanni Silvestri 1825, pp. 251 – 258.
  6.  Mitterpacher Lodovico, Elementi, cit…. p. 13.
  7.  Fabroni Adamo, Dell’arte di fare il vino per la Lombardia austriaca e metodi pratici per fare i migliori vini toscani, Milano, Giovanni Silvestri, 1819.
  8.  d. p. 19.
  9.  Rovasenda Giuseppe, Saggio di una ampelografia universale, Torino, 1877, Tipografia Subalpina di Stefano Marino
  10.  Id. p. 115.
  11.  Id. p. 227.
  12.  Id.