Chasselas de bordeau

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Nel supplemento del catalogo dello Stabilimento Orticola di Pietro Maserati di Piacenza nel 1838[1], erano in vendita tre diverse varietà di uve da tavola chasselas: la prima di queste era il chasselas de Bordeau. A proposito dell’uva da tavola chasselas, senza ulteriori specificazioni, in una corrispondenza del 22 ottobre 1851, indirizzata al Commissario Straordinario, il quale raccoglieva testimonianze da parte di autorità dei vari comuni del Ducato inerenti il progredire di una malattia fungina, l’oidio, che aveva iniziato in quegli anni a manifestare la sua virulenza sulla vite, provocando gravi danni, in tale corrispondenza si parla di alcuni grappoli di chasselas coltivate a nord del Palazzo Reale, detto Del Giardino (di Parma), leggerissimamente colpiti dall’oidio[2].

Note

  1.  Stabilimento Orticola di Pietro Maserati a Piacenza, Suplimento, Piacenza, Antonio Del Majno, 1838.
  2.  Archivio di Stato di Parma, Presidenza dell’Interno Dipartimento dell’Interno agricoltura Commercio e Industria. Agricoltura: Scritture diverse relative alla coltivazione del tabacco e alla viticoltura, dal 1815 al 1851 fasc. n. 2.