Descrizione
Bottiglia originale, in vetro scuro con etichetta cartacea a stampa, del vino Sauvignon prodotto da Henri Caumont Caimi di Felino.
Scheda pratica
Ambito:
Ambito parmense
Data:
Sec. XIX, 1887 post
Dimensioni:
H cm 30
Materiale:
Nel 1852 arrivò a Felino (PR) il giovane ingegnere Henri Caumont (1821-1896) di Rouen, che sposò Elisa Caimi, ereditiera di numerosi terreni nella zona tra i torrenti Cinghio Baganza. Giunto in Italia per seguire lavori ferroviari, nella seconda parte della sua vita si dedicò con impegno all’enologia. Dopo lunghi studi e ricerche, creò una piccola cantina modello dove lavorava con tecniche moderne le uve provenienti dai vigneti della villa, impiantati già nel Seicento. Nel 1876 cominciò la commercializzazione di un particolare vino bianco prodotto con vitigni di Sauvignon e Sémillon importati dal Sauterne. Fu Henri Caumont a introdurre nella zona il Sauvignon che in seguito fornì all’azienda Briàn e ad altri produttori. La vinificazione fu affidata al cantiniere francese Guerin e poi al felinese Calegari. Il vino si produceva con uve scelte molto mature, pigiate e torchiate senza graspi. I sei ettari di superficie davano una produzione di soli 150 ettolitri, destinata a Sanremo, Bordighera, Bologna, Milano, Londra e New York. La qualità straordinaria del vino – di cui
è esposta in Museo una bottiglia originale – fu premiata con medaglia d’oro all’esposizione internazionale di Londra nel 1884 e con medaglia d’argento all’esposizione internazionale vinicola di Parigi nel 1887. Dopo la scomparsa di Henri, la produzione rimase ad alto livello fino alla distruzione dei vigneti da parte della fillossera negli anni Venti del Novecento.
Numero:
126
Provenienza:
Acquisto, 2013