Artimino bianco

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Non ho trovato documentazione archivistica o bibliografica relativa all’artimino bianco, citato nella scheda sull’artimino, ma non compreso nel periodo considerato dalla ricerca: 1771 – 1859.

Nel 1877, Rovasenda[1] riferiva di un artemino nero o artimino a Modena e Parma, descritto da Agazzotti[2] e di un artimino bianco, vitigno valtarese in La vite e il vino[3].

Note

  1. Rovasenda Giuseppe, Saggio di una ampelografia universale, Torino, Tipografia Subalpina di Stefano Marino, 1877, p. 25.
  2. Agazzotti Francesco, Catalogo descrittivo delle principali varietà di uve coltivate presso il Cav. Avv. Francesco Agazzotti del Colombaro, Tipografia di Carlo Vincenzi, Modena, 1866. cfr. Montanari Gian Carlo – Malavasi Pignati Morano Luigi, Uve modenesi tra XVIII e XIX secolo, Modena, Edizioni Il Fiorino, 2018.
  3. Id. p. 25.