Alicante

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Nel 1838, il supplemento del catalogo dello Stabilimento Orticola di Pietro Maserati di Piacenza[1], fra le uve da vino più pregiate, presentava l’alicante.

Per quanto riguarda il territorio dei Ducati, l’unica presenza dell’alicante reperita, è rappresentata dal suddetto catalogo dello stabilimento orticolo del piacentino di Pietro Maserati, socio dell’Accademia dei Georgofili e della Società orticola di Parigi[2], nonché, dal 1855, Conservatore dell’Orto Botanico di Piacenza[3].

Nel corso del viaggio nella Liguria di Ponente (1829-30), Giorgio Gallesio[4] descrisse brevemente l’alicante:

  • Alicante: nero, grappoli mediocri, vino eccellente simile all’Aleatico di Toscana“[5]. Rovasenda[6], citava: “Alicante di Spagna, riportato da Odart nella sua ampelografia”. Nome dato in vari dipartimenti della Francia Meridionale al Granaxa d’Aragona; è anche adoperato per sinonimo di Mourvède in Andalusia. (Odart 462). Nel dipartimento di Tarn e Garonne è dato questo nome al Grec rouge (Od. 552), Sotto questo nome io riconobbi pure il Granaccia in un antico convento di cappuccini in Verzuolo, ora chiesa parrocchiale (…) All’Esposizione di Alessandria era identico a Grenache. Anche nei nostri paesi è impiegato come sinonimo di Grenache. Il Babo descrive il Weisser ed il Blauer, cioè il bianco e il nero“[7].
  • Alicante Barletta è sinonimo di Zagarese[8].
  • Alicante preto. Spagna Sinonimo di Cornichon[9].
  • Alicante rosé “Citato da Guy, fra i vitigni dell’Ariège”[10].

Note

  1.  Stabilimento Orticola di Pietro Maserati a Piacenza, Supplemento, Piacenza, 1838, Antonio Del Majno.
  2. Id.
  3.  Raccolta generale delle leggi per gli Stati parmensi, n.60, p.81. Decreto pel quale Pietro Maserati è nominato Conservatore dell’Orto Botanico di Piacenza, Parma, 31/01/1855.
  4. Gallesio Giorgio, I giornali dei viaggi, Firenze, 1995, Accademia dei Georgofili.
  5. Id. p. 315.
  6. Rovasenda Giuseppe, Saggio di una ampelografia universale, Torino, 1877, Tipografia Subalpina di Stefano Marino 
  7. Rovasenda Op. cit. p. 22.
  8. Id.
  9. Id.
  10. Id.