Affrica grossa

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Nel catalogo di Maserati di Piacenza del 1838[1] era presente l’uva d’Affrica (sic) grossa.
Rovasenda[2], nel 1877, citava la D’ Affrica bianca desunta da un catalogo del famoso stabilimento vivaistico Burdin, secondo Rovasenda assomigliava molto al croetto bianco, era citata anche la D’Affrica grosso rosso, seguito da un punto interrogativo come il bianco. Viala[3], nel 1909, precisava a proposito del termine d’Affrica: “D’Affrica bianco, grosso nero. Noms erronés, traduction italienne d’un nom français inexact”[4].

Note

  1. Stabilimento Orticola di Pietro Maserati a Piacenza, Suplimento, Piacenza, Antonio Del Majno, 1838.
  2. Rovasenda Giuseppe, Saggio di una ampelografia universale, Torino, Tipografia Subalpina di Stefano Marino, 1877.
  3. Viala P., Vermorel V., Ampélographie, tome VII, Paris, Masson et C., 1909.
  4. Id. p. 102.