Nel Trattato delle viti, capitolo del manoscritto anonimo, Trattato di Agricoltura[1], risalente al periodo di fine XVIII e inizio XIX secolo, conservato presso l’Archivio di Stato di Parma, era citata, senza indicazione del colore degli acini, la varietà di uva: “Borgogna”[2].
L’unico riferimento all’uva Borgogna bianco è rappresentato dal supplemento per l’autunno 1838 e la primavera del ’39, del catalogo dello stabilimento orticolo di Piacenza di Pietro Maserati[3].
Nel Rapporto al Ministro dell’Interno sullo stato dell’Orto Agrario, da parte di Filippo Re, nel 1812[4], nella raccolta di varietà di uva, nella sezione “viti d’altri paesi“[5] era presente la vite borgogna bianca, vitis burgundiaca alba?
Il 17 settembre 1833, Giorgio Gallesio[6] visitò a Desio il giardino della villa Traverso ove vi era una raccolta di uve assai scelte, come scrisse Gallesio, tra esse: “Borgogna bianco: vite francese, grapoli longhi apuntati, con acini rotondi, piccioli, verdicci, macchiati di rugineo, somiglia alla Lumaca”[7].
Un’ altra somiglianza, oltre alla Lumaca genovese, che Gallesio vide nella uva Borgogna bianca era quella con il trebbiano[8].
Rovasenda[9] nel 1877 indicava la Borgogna bianca, citata da Acerbi, inoltre avvertiva che tale denominazione, come per la borgogna nera e quella rossa, erano nomi generici da omettersi[10]. Nell’Ampelographie di Viala[11] l’uva Borgogna bianco corrisponde al Pinot blanc[12].
Note
- Archivio di Stato di Parma, Raccolta Manoscritti, ms.138; Il manoscritto è riportato anche in: Spaggiari. Pier Luigi, Insegnamenti di agricoltura parmigiana del XVIII secolo, Parma, Artegrafica Silva, 1964; Medioli Masotti Paola, Lessico di un trattato parmigiano di agricoltura (fine XVIII inizio XIX sec.) in: “Archivio Storico per le province parmensi”, quarta serie, volume XXXI, 1979, Deputazione di Storia Patria per le province parmensi, Parma, 1980; Giorgini Paolo, Le varietà di uva presenti bei Ducati di Parma Piacenza e Guastalla dal 1771 al 1859, ricerca inedita, 2021, p. n. i.
- Id. f. 437
- Stabilimento Orticola di Pietro Maserati a Piacenza, Supplimento, Piacenza, Antonio Del Majno, 1838.
- Rapporto a sua eccellenza il Sig. Ministro dell’Interno sullo stato dell’Orto Agrario della R. Università di Bologna, Milano, Giovanni Silvestri, 1812.
- Id.
- Gallesio Giorgio, I giornali dei viaggi, Firenze, Accademia dei Georgofili, 1995.
- Id. p. 330.
- Id. p. 333.
- Rovasenda Giuseppe, Saggio di una ampelografia universale, Torino, Tipografia Subalpina di Stefano Marino, 1877.
- Id. p. 37.
- Viala P., Vermorel V., Ampelographie, tome VII, Paris, Masson et C., 1909.
- Id. p. 57.